2023 - I protagonisti del Festival A(r)titude

Artisti, facilitatori, speaker

· Eventi

Presto inizierà il Festival Artitude 2023. Vi presentiamo i protagonisti: i meravigliosi artisti, speaker, facilitatori che quest'anno daranno vita alle varie iniziative del festival.

Riportiamo qui di seguito i loro nomi in ordine alfabetico per nome di battesimo. In grassetto i protagonisti di cui abbiamo già a disposizione la biografia e foto, integreremo progressivamente anche le informazioni degli altri.

  • Alessandra Perotta      
  • Axel Bernolin       
  • Christian Zimmermann        
  • Cristina De Piante      
  • Giorgia Madonno     
  • Marco Jaccond       
  • Marco Leo
  • Mirror Art (Alessandra Perotta, Edoardo Rossi, Elena Stivali)
  • Paola Biglia   
  • Roberta Fonsato   

 

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Alessandra Perotta

Prende in prestito la pesante Pentax di papà per la prima volta a 10 anni e quello che ne esce, dopo una lunga attesa di settimane, a lui non piace per nulla.
Papà è il primo maestro di fotografia a cui seguiranno il prof. Carmagnola, che le farà costruire una macchina fotografica con due scatole da scarpe, diversi corsi anonimi in giro per la città di
Milano, sino ad arrivare a Palermofoto, Bottega Immagine e Silvia Potenza.

La sua ricerca fotografica, basata sul colore, si concentra in una prima fase sulla natura viva per poi approdare alla ritrattistica. La relazione, seppur fugace, che si instaura con il soggetto ritratto, è ciò a cui tende il suo lavoro.

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Axel Bernolin

Chitarrista e compositore, Axel Bernolin si è formato al Conservatorio di Losanna in Svizzera con il concertista Dagoberto Linhares e qui ha ottenuto il 1° premio per virtuosismo. Attualmente vive e lavora in Francia presso il Conservatorio Regionale di Annecy dove insegna chitarra e dirige due orchestre (archi e armonia).

Musicista eclettico, si è specializzato da diversi anni nel genere "choro", la musica da camera brasiliana, e suona il bandolim (mandolino a fondo piatto a 10 corde). Fa inoltre parte del gruppo neotradizionale Olmas formato dalla violinista Giulia Tomasi, nota musicista nel mondo della musica tradizionale piemontese.

Appassionato da anni del rapporto tra immagine, suono e musica, ha collaborato con l'artista visivo Philippe Astorg a una decina di cortometraggi che combinano video e creazione digitale. La performance di pittura e musica dal vivo del 26 agosto 2023 con Giorgia Madonno nell'ambito del Festival Artitude in Valle d'Aosta si inserirà quindi in questa ricerca focalizzata sull'interazione tra due mondi, quello pittorico e quello sonoro.

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Christian Zimmermann

Nato nel 1954 a Friburgo (Germania), Christian Zimmermann iniziò lo studio della chitarra classica con Mario Sicca al Conservatorio di Karlsruhe, per dedicarsi quindi al liuto, rinascimentale e barocco, sotto la guida di Michael Schäffer al Conservatorio di Colonia e di Eugen Dombois alla Schola Cantorum Basiliensis. Nella sua attività concertistica, sia come solista, sia come membro di gruppi musicali da camera, ha avuto modo di impadronirsi di uno stile interpretativo che unisce autenticità a spontaneità. L’adozione di altri strumenti storici (vihuela, chitarra barocca, chitarrone) ha permesso gli ha permesso di ampliare lo spettro sonoro nell’ambito di una seria ricostruzione storica e pratica della musica antica.

Christian Zimmermann ha eseguito registrazioni per varie emittenti televisive, ha inciso diversi CD e ha partecipato a importanti festival internazionali. Insegna alla Scuola Municipale di Friburgo (Germania) e tiene stages sull'interpretazione e sulla tecnica della musica antica così come sull'arte del basso continuo al liuto.

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Cristina Toffolo Depiante

Imprenditrice nel settore grafico dal 1987 per quasi 30 anni ha collaborato a livello mondiale con le più importanti aziende di packaging per la progettazione e la fabbricazione di impianti industriali che soddisfano la necessità di stampa e trasformazione dei più noti brand owners del mercato.

Nel 2016 decide di entrare nel mondo editoriale e fonda la De Piante Editore una casa editrice contro corrente con un catalogo al di fuori dei percorsi più battuti e dal mass market. De Piante pubblica testi rari e inediti della grande letteratura. Libri da collezione per amanti e intenditori del bello.

Nel 2021 innesca un motore di sinergie che si muove in diversi contesti e fonda il movimento di Brand Activism Culturale® una nuova forma di marketing umanistico per incentivare la lettura e l’arte all’interno delle aziende in maniera insolita ed inaspettata. Il movimento è aperto a tutte le persone originali e creative ma anche a chi vuole semplicemente imparare.
Attualmente vive a Busto Arsizio dove ha sede la casa editrice e la De PIante Guests piccoli studi/appartamenti dove ospitare artisti o persone che si trovano sul territorio per business. Organizza nel suo loggiato gli Aperitivi Culturali, salotti letterari rivolti ad un pubblico principalmente di non lettori. Il suo slogan è “ogni progetto nasce da un buon libro”.

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Giorgia Madonno

Italiana di origini, Giorgia Madonno è un'artista visiva e ha vissuto in Asia per quindici anni e precedentemente in Francia e Stati Uniti. Laureata in Lettere moderne all’Università di Torino, si è formata pittoricamente con artisti internazionali e ha studiato presso la scuola d’arte My Art Space, guidata dall’artista e suo mentore Chankerk Teh, a Singapore, dove ha successivamente insegnato pittura e creatività. Attualmente vive in Italia in Valle d’Aosta. La sua ricerca artistica verte intorno a temi quali lo sviluppo e la ricerca interiore e spirituale, il significato di “essere umano” e il suo percorso di evoluzione esistenziale . Sono ricorrenti nelle sue opere riferimenti a simbologie archetipe (gli arcani, il labirinto, gli i-Ching cinesi, l’arte rupestre) che la portano a connettere la contemporaneità con l’atemporalità dell’inconscio collettivo. La sua estetica guarda sia a occidente sia a oriente e ne trova una felice sintesi in una continua evoluzione creativa che attinge e combina in modo eclettico campi artistici vari: pittura, fotografia, digitale, video, mix-media, scrittura e grafica, da cui recentemente emergono sempre di più opere caratterizzate da sensibilità, poesia e rarefatta delicatezza. Ha esposto in Asia e Europa tramite gallerie Italiane e di Singapore e in modo indipendente. Giorgia è curatrice e organizzatrice di festival artistici e mostre. Ha fondato ThroughArt, una piattaforma che si pone obiettivi di attivismo culturale e di diffusione dell’arte e della cultura e che promuove programmi in cui l’arte viene utilizzata per lo sviluppo personale e organizzativo. Giorgia è anche Graphic Recorder.

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Marco Jaccond

Marco Jaccond nasce ad Aosta nel 1957. Inizia la sua ricercaartistica alla fine degli anni settanta mettendo a punto un codice espressivo basato sull’esplorazione di un linguaggio segnico evidenziato da supporti cartacei che rimandano alla dimensione del libro. Alla metà degli anni Ottanta dilata la sua dimensione pittorica realizzando, nell’ottica di una “ars combinandi”, polittici, stendardi e teatrini polimaterici.

Dagli anni Novanta, in concomitanza con l’intensificarsi dell’attività espositiva, l’artista realizza serie di cicli pittorici che danno luogo a delle “finzioni” dove i tre livelli ricorrenti del suo immaginario (il labirinto, la “mappa” alchemica e l’oggetto archetipico) concorrono sovente a suggerire dei percorsi dove si incontrano i temi del “doppio”, della trasformazione e del viaggio
esistenziale.

Recentemente, in una sorta di ideale “ricapitolazione”, ha lavorato al tema dell’identità, producendo opere soprattutto su carta che si offrono come narrazioni minime, in un giocodi limiti fissati dal bianco dei fogli che costituiscono i supporti di una sorta di “schedario” immaginativo, di album memoriale e identitario.

Laureato in Lettere moderne all’Università di Torino, ha curato inoltre la direzione
artistica di due spazi espositivi pubblici valdostani e ha redatto testi critici per cataloghi d’arte. Ha pubblicato tre libri: “Addio senza addio - storia di uno zio d’America”, Priuli & Verlucca, 2010 e “Quell’estate a Saint-Vincent (F. De Pisis e I. Mus: l’incontro di due pittori)”, Liaïson, 2010, “Excelsior – monarchiche vette e anarchici cuori”, Ali&no editrice, 2020. Alcuni suoi racconti sono apparsi su pubblicazioni locali.

Tra le sue più recenti esposizioni si segnala la mostra “Autour de Marcel Proust” allestita in occasione del centenario dalla morte dello scrittore francese presso lo spazio espositivo di San Lorenzo ad Aosta, a cura dell’Assessorato ai Beni Culturali e Turismo della Valle d’Aosta.

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Marco Leo

Marco Leo, torinese, è storico della musica, critico musicale e organizzatore di concerti. Quando, in seconda media, il docente di musica portò la sua classe a una recita d’opera, Marco provò, per quella forma d’arte sino ad allora sconosciuta, un amore a prima vista. Pochi anni dopo decise che ad essa avrebbe dedicato una parte importante della propria vita. Si è laureato in Lettere presso l’Università di Torino, dove ha poi conseguito il Dottorato di ricerca in Culture classiche e moderne. Le sue ricerche si sono focalizzate sul melodramma dal punto di vista storico e drammaturgico, e in particolare sui testi poetici e sulle forme della loro intonazione musicale. Ha pubblicato diversi studi scientifici e collabora con il Teatro Regio di Torino per la preparazione dei volumi di sala. Dà importanza sempre maggiore al lato divulgativo della propria attività, perché ritiene che la conoscenza del teatro d’opera non debba essere riservata agli specialisti ma diffusa presso un pubblico più ampio possibile. Da quindici anni è critico musicale, sia sulla stampa generalista che su pubblicazioni di settore, e in specie per i mensili «Musica» e «Cose Nostre» e per riviste web come «GBOpera» e «BelliniNews». Dal 2010 al 2020, in collaborazione con l’Associazione Culturale «Mythos», è stato direttore artistico delle «Aurore Musicali», rassegna di concerti dell’Educatorio della Provvidenza di Torino. L’amore per il melodramma non ha cancellato in lui altre passioni coltivate fin dall’infanzia, come quelle per i treni e le ferrovie, per tutte le manifestazioni artistiche e naturali del bello, o l’amore per le montagne della Valle d’Aosta, nelle quali sempre più ravvisa il proprio luogo del cuore e forse, un giorno, di vita.
 

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Alessandra Perotta: Ve l'abbiamo già raccontata all'inizio di questo articolo.

Edoardo Rossi: classe '75, autore e sceneggiatoredocu/televisivo è stato speaker radiofonico in emittenti tematiche in fm e web. Esperto di musica, motori ed emozioni ha lavorato presso i principali canali televisivi e case di produzione realizzando docu reality, docu serie per Mediaset, Rai, Sky. Dal 2012 frequenta corsi di crescita personale, seminari residenziali e nel 2017 si diploma counselor professionista presso S.I.Co.

Elena Stivali: Da aggiungere.

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Roberta Fonsato

E’ attrice, regista e formatrice teatrale. Svolge attività come facilitatrice aziendale e psicologa del lavoro. Ha una formazione specifica nel teatro sociale, da anni tiene laboratori teatrali per portatori di disagi psichici e fisici e corsi di formazione.
Coordina diversi progetti in ambito di teatro e psichiatria ed intercultura. Ha svolto all'estero: Etiopia, Cuba, Argentina, Spagna. La sua ricerca si orienta soprattutto nella sperimentazione delle tecniche teatrali applicate in differenti contesti, dall’aziendale all’accademico, dal sanitario al sociologico, dall’ambientale all’antropologico.
Da tempo studia simboli e archetipi.

 

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Paola Biglia

Paola Biglia insegna da circa venticinqueanni in un Liceo della provincia di Torino e scrive antologie scolastiche e manuali di Letteratura dal 2008.

A Paola piacciono le parole. Quelle pronunciate, ma soprattutto quelle scritte. Ha un grande rispetto per le parole degli altri, capaci di illuminare idee, di spalancare mondi, e a volte anche di bruciare nella mente. Cerca di usare le proprie parole per aiutare chi la ascolta in classe e chi legge i suoi libri scolastici a vedere la bellezza, a stupirsi, a coltivare interrogativi, a riconoscersi nelle voci della grande letteratura di ieri e di oggi.

Quando può cammina nei sentieri dimontagna, per nutrire gli occhi di grandi spazi e vette e piccoli fiori.

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Avrete la possibilità di incontrarli tutti al Festival Artitude, secondo questo programma:

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